Il messaggio di Mon. Giacarlo Petrini per la Santa Pasqua per la Diocesi di Camaçari
L'AMORE È PIÙ FORTE - Settimana Santa 2020
Camaçari, 8 aprile 2020
Cari fratelli e sorelle,
ringrazio e accolgo le restrizioni imposte dalla pandemia di coronavirus sulle attività della Chiesa, che sono particolarmente dolorose durante la Settimana Santa. Sono anche grato per la rapidità con cui molte persone sono riuscite a connettersi ai social network per seguire le celebrazioni. Un ringraziamento speciale agli agenti della Pastorale della Comunicazione che hanno permesso di trasmettere le messe in ogni parrocchia e ai giovani che, conoscendo meglio questi mezzi, hanno permesso ad altri membri della famiglia di partecipare ai gesti liturgici. Vorrei anche ringraziare tutti coloro che hanno avuto l'attenzione di versare la decima che ci consente di far fronte alle nostre spese.
La Settimana Santa ci dice che molti mali sono presenti nel mondo. La morte sembra più potente della vita, il male sembra più forte del bene, sembra che questo sia il momento della sconfitta dell'essere umano.
Ma Gesù, che ha abbracciato la nostra condizione umana, ha vinto e dà a coloro che lo seguono il dono di partecipare alla sua vittoria. L'amore è più forte di tutto il male che è stato concentrato per portare a morte Gesù sulla croce. L'amore è più forte di tutto il male che il coronavirus rappresenta e di tutti i mali che possono essere commessi contro uomini e donne nel nostro tempo. Noi abbiamo già una esperienza di questa vittoria di Cristo e, ora, siamo chiamati ad approfondire la certezza della sua vittoria, a mostrare la via alle nostre famiglie, adolescenti e giovani, coppie e anziani. Che in questa Pasqua ciascuno possa dire con convinzione: è vero, l'amore di Gesù Cristo è più forte.
Le parole che sopno il titolo a questo messaggio furono gridate allo stadio di calcio di Santiago, in Cile, da papa San Giovanni Paolo II, nel 1989, dopo mezz'ora di urla e confusione causate da gruppi politici opposti: “L'AMORE È PIÙ FORTE”. È il messaggio che possiamo gridare alle orecchie e al cuore di tutti, in modo che ognuno possa sollevare lo sguardo dal numero di persone infette e uccise dal coronavirus e guardare direttamente la sua presenza amorevole. Come ha detto Papa Francesco nel memorabile pomeriggio di preghiera a Roma: "Con Lui a bordo, sperimenteremo - come i discepoli - che non c'è nessun naufragio". A tutti auguro una buona Pasqua di risurrezione e rinnovata speranza di affrontare le sfide di questo tempo.
PREGHIERA A NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE - 12/04/2020 ore 15:00
Domenica di Pasqua, parteciperemo alla preghiera fatta simultaneamente da tutti i popoli dell'America Latina a Nostra Signora di Guadalupe, per chiedere la protezione del coronavirus per i nostri popoli. Ricordo le parole della Vergine a Juan Diego sulla collina di Tepeyac, riportate da Nican Mopohua, poco tempo dopo le apparizioni, in un ricordo in lingua nahuatl, a metà del XVI secolo. Essendosi ammalato lo zio, Juan Diego corse in città per chiamare un prete per gli ultimi sacramenti e fece una strada diversa per non arrivare in ritardo. La Vergine gli disse:
“Ascolta e comprendi bene, figlio mio, che ciò che ti spaventa e ti affligge non è nulla; non si turbi il tuo cuore, non temere questa malattia o qualsiasi altra malattia o angoscia. Non sono io qui, che sono tua madre? Non sei sotto la mia protezione e sostegno? Non sono la tua salute? Non sei forse nel mio grembo e tra le mie braccia? Di cos'altro hai bisogno?
Mons. Giancarlo Petrini
Vescovo di Camaçari (BA)